Esistono innumerevoli modalità per formulare recensioni. Esistono toni aspri, stili sobri, registri pungenti, descrizioni sgargianti, attacchi frontali.
Perché dico questo, ora lo spiego.
Carica di aspettative ho scaricato Buonanotte, Gufo e Un coniglietto smarrito trova famiglia dell’agenzia Ilubuc.
La prima reazione è stata scomposta.
Delusione e insofferenza, in odor di fregatura. Due applicazioni semplici, elementari, primitive.
Ho opposto resistenza alla travolgente “prima impressione”, le ho sottoposte all’attenzione di bambini dai 3 ai 7 anni, un gruppetto cui nulla sfugge, evitando di far trapelare il mio giudizio.
Immaginavo un esito analogo.
E’ stata invece una sorpresa scoprire che ai bambini, meno strutturati degli adulti e incapaci di pregiudizi, piacevano e ne fruivano allegramente, senza scomporsi per la noia, senza impazienza, con serena soddisfazione. Gli stessi bambini che conoscono e si divertono con app più complesse.
Ho capito che era necessario rivalutare da capo le due app e penso di aver trovato il buono che custodiscono.
Risultato: certamente due applicazioni “naif”, fresche, non grandiose ma non per questo modeste; non troverete animazioni indimenticabili e neanche una realizzazione impeccabile.
Troverete tavole create con la tecnica del collage di carta misto ad ampie pennellate, troverete due piccole storie, una sulla spontaneità dell’amicizia (gufo) l’altra sulla naturalezza di un’adozione.
Suoni di carote rosicchiate in un orto e versi di gufi nella notte.
Viene data la possibilità di registrare la propria voce (che è un bene, in questo caso) ed il testo e la lettura sono proposti in sei lingue.
L’ idea immediata di eccessiva semplicità è diventata una valutazione meno avventata per aver dato il giusto peso alla delicatezza e alla genuinità con cui le storie sono state trattate.
La corsa frenetica alla ricerca delle interazioni più sorprendenti mi aveva distratta dal giusto punto di vista. Ecco cosa dobbiamo cercare guardando queste piccole app, il punto di vista piccolo.
Piccolo è bello, mi sono corretta.
Credo che questo approccio derivi dall’aver molto ascoltato quando ero piccola. Conservo certezza su un aspetto e lo offro a voi come consiglio; mi sembrano adatte ad un pubblico di bambini piccini, direi fino ai quattro anni o a quegli adulti che hanno voglia di tornare con l’anima tanto, tanto tempo indietro.
Purtroppo apprendo ora (luglio2014) che non sono più disponibili nell’iTunes.