Un unico grande mare blu e tre persone su tre diverse navi…cosa fanno?
Non c’è dubbio, se quelle tre persone son pirati, ma pirati veri come non se ne fanno più, si bombardano a suon di colpi di cannone. Dalle loro rispettive navi, nello stesso triangolino di mare, scatenano l’attacco gli uni contro gli altri. Certo non li vorremmo sereni e in armonia, i pirati li vogliamo brutti e possibilmente cattivi e nemici!!! O almeno questo è ciò che ci fa credere questa storia che parte da un conflitto per arrivare ad un lieto finale.
La bookapp illustrata interattiva, pubblicata da The Treehouse App, I 3 pirati ha testo e illustrazioni di Riccardo Francaviglia e Margherita Sgarlata, ha un’impostazione narrativa semplice che piacerà soprattutto ai più piccoli in età prescolare. Dalla tavola di apertura si sceglie se escludere/includere gli effetti sonori. Per evitare che i piccoli suoni ( catturati dal vivo) legati alle animazioni si sovrappongano all’ascolto della traccia sonora del testo e per ottenere il massimo soddisfacimento dall’interattività e dalla narrazione, l’ascolto viene demandato al touch sulla tavola (non parte in autonomia al voltapagina).
Troviamo la possibilità – immensamente gradita al fine di avvicinare i bambini ad una lingua straniera tramite il divertimento ed il coinvolgimento – di convertire lo scritto e la lettura anche in inglese, francese, spagnolo, tedesco.
La trama è lineare, il testo esile e cantilenante. Ciascuno dei tre loschi personaggi, che si spiano in lontananza con il cannocchiale, possiede un tesoro. Tre stereotipi di pirati dai colori primari: Il pirata Tuttogiallo, un piede nudo e una gamba di legno, tiene il suo tesoro in un cofanetto di cui bisogna trovare la chiave giusta fra quelle che piovono, il pirata Tuttorosso, con l’uncino e le scarpe con la fibia, tiene le sue monete d’oro e un pezzo di carta scarabocciata in un sacco di tela e il pirata Tuttoblu, mutandoni a righe e benda sull’occhio, conserva dobloni sonanti e il suo pezzo di carta “straccia” in un’anfora.
L’aspetto più divertente della storia, fedele alla leggenda, mi sembra il fatto che i loschi individui non si diano alla pirateria verso terzi, non tentino assalti depredando e affondando navi di passaggio in alto mare ma si derubino a vicenda!
Infatti, Tuttogiallo deruba Tuttoblu sevendosi di una liana (buono l’impego dell’interattività legata all’inclinazione dell’ipad), Tuttorosso fa suo il bottino di Tuttogiallo servendosi di una scialuppa (è divertente la caduta dei vari oggetti dalla nave fra cui spazzolino e dentifricio) e Tuttoblu, nottetempo, depreda Tuttorosso. Si fregano a vicenda fra ghigni maniacali, risate di soddisfazione, suoni d’effetto e un linguaggio tutto loro. Alla fine però ogni pirata si ritrova con un solo tesoro…non lo definirei un grande affare!
Assetati di ricchezza non solo passano le giornate a sottrarsi continuamente i tesori (come farebbero i bambini per giocare) ma il giorno in cui si incontrano sulla spiaggia si aggrediscono…pugni, sberle e spintoni. Nella colluttazione i tesori si mescolano e i tre pezzi di carta scarabocchiata rivelano la loro natura di parti di una mappa da comporre. Ed eccoli quindi rappacificati, stretti a bordo di una barchetta, uniti dal desiderio di trovare insieme la grotta in cui è nascosta la nave Tuttad’oro. Ora li vediamo spaparanzati sul loro bottino comune…un grande mare, una sola grande nave e una nuova solida amicizia.
Forse a spingerli a collaborare non sarà stato un nobile motivo (l’avida ricerca dell’oro) ma si può riconoscere che, in questo caso, l’unione fa la forza e regala un sorriso.