Che spasso! Di quando ero bambina ricordo i nostri genitori leggere a me e mia sorella “Il Barone di Munchhausen” e “Mai e poi mai” (di Adela Turin e Letizia Galli) ; giornate di storie, di colori, dell’odore dell’inchiostro e del suono della carta. Ricordo le risate, lo stupore e l’incanto. Ne vado pazza ancora oggi!
So però che esistono persone che fremono e si emozionano per la tecnologia. Persone disposte a trascorrere qualche ora al gelo pur di conquistare l’ultimo modello di un certo apparecchio…ecco, io invece faticavo ad andare in estasi per la tecnologia, mi risultava antipatica, mi sentivo assai più vicina a mia nonna che, come me, chiamava i computer “apparecchi”, diffidando dal tenerne uno fra le mani.
Troppo freddi, senza odore e senza eco della dolce infanzia! Poi qualcosa è cambiato.
Nel 2009 ho iniziato a scoprire il funzionamento dei nuovi temibili supporti digitali, vagavo fra gli scaffali virtuali e scaricavo le applicazioni per bambini, allora davvero poche, per capire come una storia potesse insinuarsi in un tablet.
Nel frattempo un coraggioso e fantasioso gruppo di creativi e sviluppatori stava costruendo una piattaforma per confezionare libri digitali senza ricorrere a codici misteriosi, però…niente male, io ci ho messo quattro mesi a coglierne il valore! Quella piattaforma oggi confeziona applicazioni e ebook al servizio di chi la voglia utilizzare, ed anche al mio servizio quando Paddybooks sceglie di pubblicare una storia digitale.
A forza di cercare e di guardare applicazioni per bambini ci ho preso gusto ed è stato in quei giorni che ho capito una cosa banale ma ai miei occhi interessante.
Il mio modo di essere, così follemente avvinghiato alle emozioni sensoriali del libro tradizionale, mi stava precludendo un mondo intero, stavo perdendo un bel pezzo di universo, nel quale, come in quello di carta, abitano storie fantastiche e meravigliose immagini.
Ho capito che ad essere integralisti si perdono tocchi di bellezza, occasioni di scoperta; anche mia nonna, che era una donna semplice ma curiosa come un furetto, avrebbe imparato ad usare un tablet e ci saremmo fatte grandi risate. Che l’utilizzo dei device sia intuitivo per i bambini è naturale, è bello che lo sia anche per gli adulti!
Oggi penso che quella a cui tendere possa essere una felice convivenza tra supporti e che, tradizionali o digitali, poco importa: l’importante è che veicolino belle storie ben illustrate e che quelle storie arrivino ai bambini, li possano divertire, ammaliare, emozionare, incuriosire, insospettire, avvicinare e affascinare sempre.
Da questa rivelazione deriva il mio desiderio di sollevare la saracinesca di questo blog.
Troverete le recensioni delle storie che mi sono piaciute, esclusivamente in forma di app o di ebook, troverete segnalazioni spero utili a voi e ai bambini e la mia piccola appassionata esperienza al vostro servizio.
Siate benvenuti!