Dopo l’app Il mio Bruco Golosone/My very hungry caterpillar, di cui avevo parlato qui, che vinse il primo premio al BolognaRagazziDigital Award nel 2015 , Story Toys torna per rendere digitale ed interattivo un altro lavoro del grande autore e illustratore Eric Carle , “Brown Bear, Brown Bear, What Do You See?” libro per bambini del 1967, creando l’app L’Orso bruno e la parata di animali , bruno è il colore, non il nome 😉
Le due app (dell’orso e del bruco) sono simili per la scelta di illustrazioni tridimensionali, per gli sfondi gelidi e disadorni, per lo spazio digitale di movimento bianco lattescente e privo di ambientazione se non per i pochi elementi inseriti (alberi da frutto, i pini, la caverna…).
Anche l’architettura sviluppata per la navigazione e per l’utilizzo delle attività interattive è formalmente simile, entrambe inevitabilmente senza indice; senza testo come un silent book ma – non come in un silent book – prive anche di narrazione.
Si tratta di app di gioco non competitivo, o meglio, di intrattenimento.
In questa nuova proposta mi sembra maggiormente incisivo l’aspetto didattico, cosa che la rende, rispetto all’altra, più interessante.
In L’Orso bruno e la parata di animali, il mammifero è più simpatico dell’insetto, l’orso ha capacità espressiva, il suo sguardo non è la maschera dagli occhi vuoti che avevamo trovato in bruco caterpillar (ancora più spaventosa nella resa interattiva… ricordava il serial killer della saga di Scream), qui c’è maggior espressività a favore di un moto di empatia.
Qui all’orso, sapientemente “intagliato” nel legno per la tecnica del collage utilizzata da Carle, è fisiologicamente conferita la respirazione (lo si nota quando è fermo, il suo corpo ha qual particolare movimento dovuto all’atto del respirare). Lui avanza con andatura convincente, il sederone ballonzola tra scivolate e brevi zampate, nella direzione in cui il nostro dito di utenti gli indica di andare… soluzione interessante, così era anche per il bruco!
Una non bella farfalla cattura la sua attenzione.
Nel suo vagare casuale l’orso si imbatte in alcuni animali in bianco e nero, immobili nel vuoto in attesa della sua venuta; al touch, ogni animale perfeziona il rivestimento del proprio corpo con colori sgargianti, acquisisce movimenti autonomi in sintonia rispetto alla specie (la rana salta, il pesce si trasferisce in una boccia per potersi unire alla fila) e a ciascuno è associato un suono.
Tutti gli animali, trovati e resi colorati e interattivi, via via gli si accodano, richiamati dal carisma dell’esemplare di urside.
La carovana musicale che si compone a poco a poco rappresenta uno degli aspetti più attraenti di questo prodotto editoriale; infatti, la parata degli animali diventa presto un concerto, una banda popolare ricca e ben assortita che porta musica viva e interattiva nell’app, effetto non del verso dell’animale ma delle note e dello strumento musicale cui ciascuno è associato.
Siamo lontani dallo sviluppo di una fiaba musicale come Pierino e il lupo ma lo spunto è valido e suggestivo.
La festa finale è frutto dei suoni che si via via si aggiungono su una eccezionale colonna sonora (archi, legni, ottimi, percussioni) che è base fissa fin dall’apertura e la possibilità di registrare con la propria voce tramite microfono suoni o versi da abbinare agli animali la rende attraente per i più piccoli che amano divertirsi con queste opzioni.
In conclusione, si ricarica per cominciare da capo e la sorpresa sta nella relativa imprevedibilità della composizione della parata e nel prendere confidenza con lo schema animale-suono per iniziare a giocare con la musica fin da piccolissimi.