Trevor di Matt Cyrus Saghezchi

Si chiama Trevor, è un bambino di 7 anni e mezzo, viso squadrato, ciuffo importante, occhi sgranati e sta per andare a dormire
 Tutto è blu in città, è scesa la sera e si spengono le luci nelle stanze dei più piccoli; la tavola incredibilmente scorre da sinistra a destra per trascinamento.
Sembra tutto tranquillo, ma in questa atmosfera ovattata e confortevole, sta per accadere qualcosa.
Inizia così la simpaticissima storia notturna di un bambino che soffre d’insonnia e che ha un’immaginazione traboccante.
Autore di questa storia – pubblicata dai capaci e vivaci Creative Digital Book factory – in formato ebook arricchito interattivo (epub3) è Matt Cyrus Saghezchi, che ha trovato ispirazione per le illustrazioni nei lungometraggi Disney anni 50 e 60 e nella sua infanzia per la trama.
 Molto cinematografica la tavola di apertura: esterno notte. Un grande punto interrogativo su una finestra ci segnala dove toccare. Infatti la tavola, al touch, cambia mettendo noi lettori improvvisamente dentro la camera di Trevor.
I giocattoli sono per terra, la sveglia sul comodino e lui è seduto sul letto con gli occhi sbarrati; parte la traccia audio della storia, molto ben raccontata, e sulla tavola compare, e sempre lo troveremo, il testo scritto.
La testa di Trevor, interattivamente vista al suo interno, mostra rotelle e ingranaggi che cominciano ad avviarsi. Trevor è in preda ai suoi pensieri, non ha paura del buio e neanche dei fantasmi; se non riesce ad addormentarsi è perché inizia a porsi mille domande, sul tutto e sul nulla, che lo lasciano ad occhi aperti fino al mattino!
 Si chiede cosa accadrebbe se potesse fermare il Tempo? Domande da grandi, domande esistenziali.
Al touch sull’orologio da muro scocca una magia interattiva, si apre il mondo della fantasia e la città è tutta per lui con tanti negozi di giocattoli da svaligiare, immaginazione galoppante.
Le sue fantasie non si fermano lì, a volte ha la sensazione di essere osservato (siamo istantaneamente immersi nella suggestione e nella paranoia di essere spiati, e che lo siano anche tutti i bambini del mondo). Non vale quindi la pena mentire! Non vale la pena che lo faccia neanche la bambina dai capelli rossi che nel buio della sua stanza salta scatenata sul letto, anche lei verrà smascherata da fantomatici onnipresenti controllori.
Tavole e interattività che si rincorrono per dar corpo al mondo che si anima nella sua testa, in pensieri e paure.
Ora, con azzeccatissimo cambio di direzione (si scende infatti lungo i tubi) la tavola si sviluppa in verticale e deve essere fatta scorrere dall’alto verso il basso per aprirsi sulle creature che vivono sotto le case e la cui esistenza immaginaria gli impedisce di addormentarsi.
Trevor, in un crescendo di ansia, cerca di cacciare i pensieri strani ma non ha successo, è avvolto da continui dubbi, ora cosmici, e se nell’universo non ci fosse più nulla? Domande assillanti, la testa è in ebollizione, come rispondere? Come venirne fuori? Come convivere con i grandi temi sull’esistenza? Non ce la fa più!
Non resta che una cosa da fare, una sola e soltanto quella.
E’ la più dolce, la più naturale, la più immediata per un bambino.
La più prevedibile ma anche la più sorprendente. E’ socchiudere la porta, sì, proprio QUELLA PORTA …. della camere da letto dei genitori per trovare conforto e sonno istantaneo fra quelle due persone addormentate che, con un po’ di perplessità, gli fanno spazio riempiendosi, a loro volta, di punti interrogativi (su cosa hanno sbagliato, ad esempio?)
 E’ un’app ironica, elegante, eterna come i figli che si presentano nel lettone nel cuore della notte, dall’interattività cinematografica, con musiche briose ed evocative di Thomas Mercier, stile delle illustrazioni che parla delle paure direttamente ai bambini  e un omaggio a Cenerentola (in foto per il confronto).
E’ disponibile solo in francese ma non fatevi scoraggiare, la narrazione è strutturata bene, il ritmo non faticoso, il linguaggio è abbordabile e risulta anche ottima per fare esercizio con la lingua straniera, materia di studio nelle scuole dell’obbligo.

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